mercoledì 10 ottobre 2012

Numerosi istanti a New York per ribadire il loro sostegno all'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara

Numerosi istanti a New York per ribadire il loro sostegno all'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara

10/10/2012





Istanti di tutte le regioni del mondo si sono dati appuntamenti da partire da questo martedì a New York per ribadire, dinanzi alla quarta commissione dell'ONU, la loro '‘fermo sostegno’’ all'iniziativa marocchina d'autonomia per il Sahara e perorare il diritto al ritorno alla madre patria dei Sahraoui sequestrati nei campi del Polisario.









Fra gli istanti che si sono succeduti martedì dinanzi alla commissione, si noteranno eletti e rappresentanti della società civile che hanno parlato del loro quotidiano nelle province del sud e della ragione per la quale ‘’hanno sempre sostenuto la marocanità del Sahara come continueranno a farlo’’.



Hanno anche evocato dinanzi agli Stati membri, in occasione di questo dibattito che continuerà fino a venerdì, i vari aspetti della questione, che si tratti della storia, della cultura, dello sviluppo e del presente siccome futuro di questa regione.



Fra i partecipanti, anche, di ex alti funzionari dell'ONU versati nell'argomento, degli universitari ed esperti, come pure le ONG internazionali che condivideremo le loro analisi sulla questione e dimostreremo dinanzi ai membri della 4a Commissione dell'ONU, la pertinenza dell'iniziativa marocchina sul Sahara qualificata “di seria e credibile„ dal consiglio di sicurezza dell'ONU e della fondatezza della marocanità del Sahara.

 
L'anno scorso, dinanzi alla stessa commissione, di numerosi partecipanti aveva deplorato ‘’la mancanza di volontà politica’’ pubblicata da alcune parti in attesa di risolvere questo conflitto che ha ostacolato il futuro dei popoli del Magreb e la loro ‘’ostruzione a qualsiasi processo di censimento nei campi’’, tuttavia un obbligo giuridico nei confronti del diritto internazionale.



Nella sua ultima risoluzione sul Sahara, nell'aprile scorso, il consiglio di sicurezza dell'ONU aveva nuovamente richiesto il censimento di queste popolazioni. Una chiamata fino là ha restato senza seguito!



Quest'anno, i lavori della quarta commissione si tengono in un contesto particolare segnato da una congiuntura regionale delle più inquietanti a causa dell'instabilità che prevale nella banda Sahelo-sahariana e che costituisce una minaccia seria per la sicurezza in particolare dei paesi del Magreb ed oltre. ‘’Implosione di uno Stato nella vicinanza’’



‘’Non è mai necessario avere l'implosione di uno Stato nella vicinanza„, ha sottolineato alla MAP Geoff Porter, specialista americano della Nordafrica in riferimento agli eventi in Mali, dove 50 pc del territorio è alle mani di gruppi armati. Per ciò gli costituisce ‘’un cattivo segnale’’ per la regione.



Infatti, le conseguenze destabilizzarici non riguardano soltanto il nord del Mali - una zona interessata dalla ribellione ed il terrorismo - ma tutta la regione, ritiene osservatori occidentali all'ONU, che ricordano a questo proposito il caso ‘’dell'infiltrazione del Polisario per Al Qaeda nel Maghreb islamico’’(AQMI), in allusione alla recente eliminazione di tre umanitari occidentali nei campi del Polisario.



Il settimanale ‘’Jeune Afrique’’ da sembrare questa settimana ha rilevato, da parte sua che la direzione del Polisario ‘’sembra avere perso ogni controllo sulla sua base’’.



Secondo un documento di sintesi dei servizi informazioni europei e magrebini sulla situazione al Sahara, citato dal settimanale, il dominio di gruppi islamisti sul nord del Mali ‘’ha creato una presa di aria ardua nella quale si inghiottono ogni giorno, da oltre sei mesi, delle centinaia di giovani reclutati’’ in particolare in provenienza dai campi del Polisario.



Mentre ‘’i rischi sono enormi’’, i partigiani di ‘’lascia -fare, disattenzioni’’ espongono i sotto-regioni ‘’ad un consolidamento delle basi delle organizzazioni terroristiche’’ che fanno florès ed il cui spettro si estende al di là della sotto-regioni, sottolineava recentemente alla MAP, un diplomatico occidentale all'ONU.



Di fronte a questa situazione inquietante, molte voci chiamano al pragmatismo, ritenendo che una soluzione negoziata basata sul realismo e lo spirito di compromesso alla questione del Sahara marocchino riveste un carattere prioritario nel nuovo ordine regionale nel Magreb, segnato da cambiamenti profondi e sotto la minaccia della nebulosa terroristica.



In questa prospettiva, l'iniziativa marocchina d'autonomia resta la soluzione più realistica a questo conflitto artificiale, ha sottolineato i partecipanti dinanzi alla quarta commissione.



Nel dicembre scorso, l'assemblea generale dell'ONU aveva approvato un progetto di risoluzione che ribadisce l'appoggio delle Nazioni Unite al processo di negoziati sul Sahara. In questa risoluzione adottata per consenso, l'assemblea generale aveva anche preso ‘’nota degli sforzi acconsentiti e degli sviluppi dal 2006’’, in riferimento, di nuovo, all'iniziativa marocchina di un'autonomia per la regione del Sahara.










Fonti:



Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:

www.sahara-villes.com










lunedì 8 ottobre 2012

Quattro membri della tribù Rguibat-lbihat decidono, dopo la loro visita a Smara, di tornare nei campi Tindouf

Quattro membri della tribù Rguibat-Lbihat, fra i beneficiari dell'operazione di scambio di visite familiari, hanno deciso di installarsi definitivamente nella madre patria e di non tornare nei campi Tindouf.


Si tratta della signora Guebboula Attaki Bent Mohamed (43 anni), sua figlia Fatima El Ghali Bent Mohamed Salem Khatri (24 anni), Said Ould Mohamed Lamine Ould Mohamed Ould Al-mokhtar (23 anni) ed suo fratello Al-Mehdi (20 anni).
Erano arrivati a Smara il 19 settembre scorso, nel quadro del 17esimo viaggio dell'operazione di scambio di visite sorvegliata dall'alto commissariato ai profughi tra le province del sud ed i campi di Tindouf, nel sud algerino.

Operazione di scambio delle visite familiari e ritrovamento dei sahrawi con i loro parenti
In un'intervista con la MAP, Mohamed Salem ha espresso la sua gioia del suo ritrovamento con la famiglia a Smara ed il suo ''grande sollievo'' per avere posto fine al clavario subito per oltre tre decenni, che sottolineano avere preso questa decisione dopo avere constatato di visu l'aumento notevole che ha conosciuto la città di Smara ed il clima di sicurezza e di stabilità che regna nella madre patria.
''Tutti i Marocchini sahrawi sequestrati nei campi di Tindouf nutriscono la stessa speranza di tornare alla madre patria e fuggire le condizioni di vita crudeli, i cattivi trattamenti e l'insicurezza che vi prevalgono'', ha affidato il sig. Salem, uno dei dignitari delle tribù di Smara.
''La direzione del Polisario évertue da mantenere questo stato di dispersione familiare e di separazione tra i genitori ed i loro bambini'', si ha detto, che comunica che i suoi bambini che dovevano beneficiare di questa operazione di scambio di visite familiari sono stati convocati per condurre missioni militari negli accampamenti ''del Polisario'' per impedirgli di tornare alla loro madre patria.
Ha anche raccontato come la sua coniuge è stato rapito nel 1979 a Madchar Errbib e condotta verso Tindouf, come numerose altre persone, sotto la minaccia di liquidazione di tutti i membri della sua famiglia.
Da parte sua il sig. Mohamed Saleh Ould Sid Al-alem El Idrissi si è rallegrato delle notizie del ritorno dei suoi cugini, Said e Lmehdi, qualificandolo di ''nuova nascita''.
Le condizioni di vita nei campi sono ''indescrivibili tanto sono grandi le sofferenze psicologiche ed umane e le privazioni dei diritti dell'uomo più elementari che sopportano le popolazioni'', ha deplorato, sottolineando che i dirigenti del Polisario sfruttano queste sofferenze per fare durare il conflitto del Sahara ed arricchirsi deviando gli aiuti umanitari destinati ai sequestrati.

Esodo massiccio dei Saharawi marocchini dagli accampamenti di Tinduf verso la madrepatria

Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
 Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
 Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
 

giovedì 4 ottobre 2012

Una rivista africana dedica un posto importante nelle sue due edizioni all'autonomia ed al ruolo del Corcas nella cartella del Sahara

Una rivista africana dedica un posto importante nelle sue due edizioni all'autonomia ed al ruolo del Corcas nella cartella del Sahara

03/10/2012





African Caucus: la soluzione si trova nel processo di devoluzione raccomandato dal Corcas



''L'African Caucus'', rivista ''del centro indipendente della ricerca e dell'iniziativa per il dialogo'' (Cirid), ha dedicato alla questione del Sahara, un posto importante nelle sue due edizioni dell'il 19 e il 25 settembre.









Un editoriale, un articolo sul ruolo del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (Corcas) ed un'intervista con il sig. Ahmed Mghizlat, membro del Corcas, hanno permesso alla rivista del Cirid di analizzare l'importanza della ricerca di una soluzione politica negoziata, fondata sull'iniziativa marocchina per l'autonomia al Sahara e la sua attualità per la sicurezza e la stabilità in Africa.









Moulay Ahmed Mghizlat all'ora dell'intervista a Ginevra



In un editoriale intitolato ''perché no? '', il responsabile di questa pubblicazione, il sig. Deo Hakizimana, scritto: ''da quando ci siamo interessati ai dibattiti in corre sullo statuto d'autonomia di Sahara Occidentale, la questione ha mantenuto la sua pertinenza e la sua conflittualita nell'ordine del giorno politico africano attuale''.



L'autore dell'editoriale ritiene che ci siano due ragione per l'attualità della questione, una è storica, riguarda il fatto che il conflitto ''non sembra avere subito l'usura del tempo e resta un'attualità viva''.



La seconda riguarda la situazione regionale e riguarda il fatto che ''il futuro della regione sembra anche essere tuffato e nel vicolo cieco''.



A questo riguardo la rivista ritiene che per la regione ''la rinascita di una logica marziale, in una zona che si trova sotto alta tensione terroristica, sarebbe un incubo, anche per l'Europa mediterranea''.



Per superare questa situazione, ma anche riportare il Marocco “alla famiglia del OUA Unione africana'', che ''ha bisogno di trovare uno dei suoi. E non dei inferiori'', la rivista del Cirid ritiene che occorra sapere ''parlarne. Dialogare. Meditare. Trovare compromessi realistici e realizzabili''



E a questo proposito, ''il dialogo-possibile sulla questione dello statuto d'autonomia messo sulla tavola dal Marocco merita che vi si presta attenzione'', conclude l'editoriale.



Ciò riporta il dibattito sul ruolo che gioca e continua a giocare Corcas in questa cartella del Sahara.



Ricordando le condizioni e la data di fondazione del Corcas, con sua maestà il Re Mohammed VI, la rivista del Cirid segnala che il Consiglio ha per carico ''di sostenere la validità di una terza via per il Sahara Occidentale: quella dell'autonomia'', così come lo ha proposto il Marocco.



Oltre alle missioni di assistere sadomaso il re per la difesa dell'integrità territoriale e l'unità del regno, la promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale delle province sahrawi e la preservazione della loro identità culturale, ''African Caucus'' conclude che ''la soluzione al più vecchio conflitto territoriale dell'Africa si trova forse al termine del processo di devoluzione raccomandato dai membri del Corcas''.



Nell'intervista accordata, alla rivista del Cirid, il sig. Ahmed Mghizlat ritorna su queste missioni attribuite al Consiglio e considera che il piano d'autonomia sotto la sovranità marocchina è “una soluzione di compromesso che prevede competenze ampie per i Sahrawi, in particolare nel dominio dell'istruzione o della sanità''.



Il Sig. Mghizlat ritiene che per i Sahrawi loro anche ''la secessione sahrawi sia un miraggio; la costituzione di uno Stato in questa regione non sarebbe né realizzabile, né sostenibile. C'è soltanto il progetto d'autonomia che sia evidente e realizzabile''.



Il rappresentante del Corcas ricorda che ''è la prima volta che un paese Africano-o stesso arabo si propone di assegnare tale statuto d'autonomia.''



Ritiene che il Marocco ''dia prova di coraggio ed anche di prima-gardisme'', prima di ritenere che questo conflitto sia legato alla guerra fredda, in particolare quando ''alcuni paesi vicini al blocco dell'est, hanno strumentalizzato il conflitto allo scopo di privare il Marocco della sua frangia costiera che dà sull'Atlantico''.



Il Sig. Ahmed Mghizlat rappresenta il Corcas nell'ambito della delegazione del Marocco alla sessione del Consiglio dell'ONU dei diritti dell'uomo a Ginevra e pertanto partecipa ai lavori dell'esame periodico universale della situazione dei diritti dell'uomo.



A questo proposito, interrogato sul passo marocchino in materia, segnala che ''l'approccio partecipe è stato quella del Marocco e del Corcas dal 2006'', in materia dei diritti dell'uomo.



Il centro indipendente da ricerca e di iniziative per il dialogo è un'istituzione africana ed internazionale che beneficia di uno statuto consultivo Ecosoc, presso le istanze delle Nazioni Unite a Ginevra.













Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:

www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:

www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:

www.sahara-culture.com

Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:

www.sahara-social.com

Il portale delle città del sahara occidentale:

www.sahara-villes.com