giovedì 13 novembre 2008
L'iniziativa marocchina d'autonomia, al centro di una riunione al Parlamento francese
L'iniziativa marocchina d'autonomia, al centro di una riunione al Parlamento francese
13/11/2008
L'Iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara è stata, mercoledì, al centro di un'intervista tra una delegazione della Federazione internazionale per l'autonomia al Sahara (FIAS) ed il vicepresidente del gruppo socialista all'Assemblea nazionale francese, incaricato delle questioni internazionali, il sig. François Loncle.
In una dichiarazione alla MAP, all'uscita di questa intervista, il Presidente della FIAS, il sig. Mohamed Zitouni, ha segnalato che questa riunione è stata l'occasione di mettere in evidenza l' approccio democratico, partecipe ed incluso dell'iniziativa marocchina d'autonomia.
Quest'iniziativa, ha sottolineato, " apre la via ad un ravvicinamento tra il Marocco e l'Algeria, due pilastri del Magreb, e permette loro di svolgere un ruolo importante nell'ambito dell'Unione per il Mediterraneo e di fare fronte alle pesti del terrorismo e dell'emigrazione illegale".
Da parte sua il sig. Loncle ha messo in evidenza l'interesse di l'Iniziativa marocchina d'autonomia, tanto più che interviene dopo il fallimento del piano Baker, che aggiunge che occorre aprire prospettive del futuro per la regione.
" Innegabilmente, ha sollevato, c'è una posizione marocchina che si è mossa" , sottolineando che per una questione " quindi cruciale" che quella del Sahara " occorre che tutte le parti siano d'accordo e che ciascuna faccia un passo verso l'altra".
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
giovedì 24 aprile 2008
Rapporto della sessione straordinaria del Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara
Nel quadro delle funzioni attribuite al Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara, mirate alla difesa dell’unità territoriale e l’unità nazionale del Regno, ai sensi del Regio Decreto n° 10.681 emesso il 25.03.2006.
Istituente il Consiglio, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara ha organizzato il giorno Lunedì 16 aprile 2007 a Rabat una riunione straordinaria, il quale programma è stato dedicato al trattamento dei punti relativi all’iniziativa della negoziazione sul progetto dell’autonomia nel Sahara, presentata dal Regno del Marocco l’11 del mese corrente al Segretario Generale delle Nazioni Unite, per poi presentarla al Consiglio di Sicurezza.
All’inizio della riunione, il Consiglio ha espresso con fierezza la sua ammirazione per la decisione di Sua Maestà il Re Mohammed VI, relativa a far partecipare tutta la popolazione di queste zone per porre le basi dell’iniziativa di un governo autonomo nel Sahara, tramite il quale gli originari del Sahara potrebbero gestire i loro affari politicamente, economicamente, socialmente e culturalmente, grazie ad istituzioni elette e garantite dalla costituzione.
Visto l’impatto positivo che ha avuto questa iniziativa storica, seria e coraggiosa al livello internazionale, nazionale e locale, considerandola una soluzione ideale per un conflitto che ha durato molto.
Visto che questa iniziativa è l’unica soluzione atta ad essere applicata nel quadro della legittimità internazionale come soluzione politica per mettere definitivamente fine a questo conflitto.
Visto che il Consiglio di Sicurezza è convinto che la non applicazione di questa iniziativa si considera un tentativo di fuga negativa che non fa altro che perdurare la situazione disumana vissuta dagli abitanti nei campi di Tindouf, ed il loro impedimento di tornare alla Madrepatria.
Visto che tale iniziativa è un’ottima opportunità perché le Nazioni Unite possano risolvere questa questione in un modo che soddisfa tutte le parti, senza che ci sia né vincitore né vinto, grazie ad una soluzione politica consensuale e definitiva, che possa garantire la sicurezza e la pace nella regione;
Visto che questa iniziativa aiuta anche nel costruire una Unione del Maghreb Arabo che è fondata su basi sane e solide, secondo le aspirazioni delle popolazioni abitanti nella regione, evitando la balcanizzazione e la destabilizzazione sui livelli arabo ed africano;
Il Consiglio assicurando, con convinzione e nazionalismo, che questa iniziativa conferma e rinnova i legami storici di vassallaggio (Baia), che legano da sempre le tribù del Sahara al Re del Marocco, e al trono alawita.
Dopo che il Consiglio ha rinnovato il suo attaccamento ai pilastri fondamentali della Nazione, che si manifestano nell’unità nazionale e l’integrità territoriale, e nel rispetto della sovranità del Regno del Marocco su tutto il suo territorio da Tangeri a Lagouira;
Il Consiglio ha confermato il suo appoggio totale e non condizionato all’iniziativa delle negoziazione sul progetto di autonomia nel Sahara come soluzione giusta e soddisfacente per tutte le parti, in quanto rispetta le specificità della regione e le richieste dei suoi abitanti.
Inoltre, corrisponde alle aspirazioni delle Nazioni Unite, alle misure internazionali, ed a tutti le leggi dell’autonomia perché è una soluzione raffinata che permette di decidere il destino delle popolazioni nel mondo, con il rispetto del principio della sovranità e dell’integrità territoriale dello Stato, secondo le disposizioni della carta delle Nazioni Unite.
Il Consiglio ha espresso il suo appoggio continuo a Sua Maestà il Re Mohammed VI nella difesa dell’unità del Marocco e la sua sovranità, ed il suo attaccamento al trono alawita.
lunedì 25 febbraio 2008
Il Marocco non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara
25/08/2007
"Sul piano internazionale, il Marocco riafferma una cooperazione sincera e leale con l'organizzazione delle Nazioni Unite, il suo Segretario Generale ed il rappresentante personale del responsabile dell’ONU per aiutare a giungere ad una soluzione politica consensuale, raccogliendo l'adesione seria di tutte le parti interessate effettivamente al conflitto", scrive il giornale della Costa d'Avorio “Le Patriote ".
Il Regno sceriffiano non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara. Da parecchi anni, il Re Mohamed VI ed il suo governo moltiplicano le iniziative per rispondere in modo costruttivo agli appelli dell'ONU. Il 6 novembre 2006, nel suo discorso, il Sovrano riaffermava, con questo approccio, la volontà del Regno di integrare la proposta di autonomia in un progetto globale di una società democratica e moderna.
È un impegno che è stato reiterato a più riprese da Mohamed VI dopo una consultazione generale alla quale hanno preso parte in particolare i partiti politici.
Installato il 25 marzo 2006, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), composto da 140 personalità, ha per missione di dare il suo parere su tutte le questioni che riguardano l'avvenire della regione. È un organo che riunisce tutte le sensibilità.
Al termine della sua seconda sessione, i cui lavori si sono svolti fino al 5 dicembre scorso, il CORCAS ha sviluppato una visione argomentata dell'autonomia nella regione del Sahara.
La proposta marocchina sarà finalizzata alla fine del mese di marzo 2007. Si tratterà "di mettere fine all’impasse attuale e di progredire verso una soluzione politica", ha detto il Re.
Il Consiglio, riunito a Rabat all’inizio dicembre, ha fatto l'analisi, nel corso della sua seconda sessione, del progetto di autonomia nelle province del Sud per trovare una soluzione politica definitiva al conflitto.
"La proposta del progetto di autonomia è in conformità con le disposizioni della legalità internazionale ivi compreso quelle relative all'autodeterminazione", ha stimato Khalihenna Ould Errachid, presidente del CORCAS.
È una proposta che, ha precisato, preserva la sovranità marocchina sul Sahara e garantisce i diritti politici, socioeconomici e culturali, secondo le norme internazionali.
Per il Consiglio, i dirigenti del "Polisario" si ritroveranno da quel momento in un vicolo cieco politico perché, ha commentato "non hanno nessun’altra alternativa da proporre alle nostre popolazioni".
In un colloquio con la stampa, aveva indicato recentemente: "Il Sahara rimarrà marocchino nel suo insieme. Il primo simbolo di sovranità sono i legami diretti con Sua Maestà, il garante dell'unità e delle istituzioni, ed il comandante dei credenti. Questo mette in rilievo le cose fondamentali.
In secondo luogo, ci sono tutti gli attributi della sovranità. Ora, per quanto riguarda i dettagli, questi saranno oggetto delle discussioni delle prossime settimane in seno al Consiglio.
Il Consiglio cercherà di elaborare un progetto conforme alla volontà Reale, ed a ciò che il Marocco vuole fare. Questo progetto rispetterà tutte le specificità del Regno.
Non sarà questione di copiare un qualsiasi modello. Stabiliremo un progetto che preserverà gli interessi fondamentali del Regno e che risolverà definitivamente questo problema. Del resto, non sarà un progetto unicamente limitato al Marocco, ma rivoluzionerà l'Africa ed i paesi arabi e musulmani. Visto che non c'è mai stato un precedente in questo campo, ciò creerà un precedente giuridico al livello del continente
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
25/08/2007
"Sul piano internazionale, il Marocco riafferma una cooperazione sincera e leale con l'organizzazione delle Nazioni Unite, il suo Segretario Generale ed il rappresentante personale del responsabile dell’ONU per aiutare a giungere ad una soluzione politica consensuale, raccogliendo l'adesione seria di tutte le parti interessate effettivamente al conflitto", scrive il giornale della Costa d'Avorio “Le Patriote ".
Il Regno sceriffiano non chiude la porta ad una soluzione negoziata per la questione del Sahara. Da parecchi anni, il Re Mohamed VI ed il suo governo moltiplicano le iniziative per rispondere in modo costruttivo agli appelli dell'ONU. Il 6 novembre 2006, nel suo discorso, il Sovrano riaffermava, con questo approccio, la volontà del Regno di integrare la proposta di autonomia in un progetto globale di una società democratica e moderna.
È un impegno che è stato reiterato a più riprese da Mohamed VI dopo una consultazione generale alla quale hanno preso parte in particolare i partiti politici.
Installato il 25 marzo 2006, il Consiglio Reale Consultivo per gli Affari del Sahara (CORCAS), composto da 140 personalità, ha per missione di dare il suo parere su tutte le questioni che riguardano l'avvenire della regione. È un organo che riunisce tutte le sensibilità.
Al termine della sua seconda sessione, i cui lavori si sono svolti fino al 5 dicembre scorso, il CORCAS ha sviluppato una visione argomentata dell'autonomia nella regione del Sahara.
La proposta marocchina sarà finalizzata alla fine del mese di marzo 2007. Si tratterà "di mettere fine all’impasse attuale e di progredire verso una soluzione politica", ha detto il Re.
Il Consiglio, riunito a Rabat all’inizio dicembre, ha fatto l'analisi, nel corso della sua seconda sessione, del progetto di autonomia nelle province del Sud per trovare una soluzione politica definitiva al conflitto.
"La proposta del progetto di autonomia è in conformità con le disposizioni della legalità internazionale ivi compreso quelle relative all'autodeterminazione", ha stimato Khalihenna Ould Errachid, presidente del CORCAS.
È una proposta che, ha precisato, preserva la sovranità marocchina sul Sahara e garantisce i diritti politici, socioeconomici e culturali, secondo le norme internazionali.
Per il Consiglio, i dirigenti del "Polisario" si ritroveranno da quel momento in un vicolo cieco politico perché, ha commentato "non hanno nessun’altra alternativa da proporre alle nostre popolazioni".
In un colloquio con la stampa, aveva indicato recentemente: "Il Sahara rimarrà marocchino nel suo insieme. Il primo simbolo di sovranità sono i legami diretti con Sua Maestà, il garante dell'unità e delle istituzioni, ed il comandante dei credenti. Questo mette in rilievo le cose fondamentali.
In secondo luogo, ci sono tutti gli attributi della sovranità. Ora, per quanto riguarda i dettagli, questi saranno oggetto delle discussioni delle prossime settimane in seno al Consiglio.
Il Consiglio cercherà di elaborare un progetto conforme alla volontà Reale, ed a ciò che il Marocco vuole fare. Questo progetto rispetterà tutte le specificità del Regno.
Non sarà questione di copiare un qualsiasi modello. Stabiliremo un progetto che preserverà gli interessi fondamentali del Regno e che risolverà definitivamente questo problema. Del resto, non sarà un progetto unicamente limitato al Marocco, ma rivoluzionerà l'Africa ed i paesi arabi e musulmani. Visto che non c'è mai stato un precedente in questo campo, ciò creerà un precedente giuridico al livello del continente
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
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