martedì 2 aprile 2013

Il Presidente del Corcas ha avuto un colloquio con una delegazione del Parlamento argentino

Khalihenna Ould Errachid presidente del consiglio reale consultivo degli affari sahariani, ha ricevuto, venerdì, il 29 marzo 2013, alla sede del Consiglio, due membri del Parlamento argentino, che effettuano, attualmente una visita al Marocco.


Il Presidente del Corcas ha evocato con il senatore Emilio Rached ed il deputato Julio Martinez gli ultimi sviluppi dell'affare del Sahara, in particolare la presa di coscienza da parte della Comunità internazionale quanto alla necessità di trovare una soluzione rapida, realistica e definitiva che permette di ridurre le minacce che induce, il mantenimento del conflitto artificiale del Sahara, nel contesto agitato che caratterizza attualmente la regione del Sahel, in particolare attraverso l'indagine delle possibilità di ripresa dei negoziati tra le parti.
 
 

Il presidente del corcas con due parlamentari argentini

Khalihenna Ould Errachid ha presentato ai suoi ospiti la proposta marocchina che assegna un'ampia autonomia alla regione del Sahara, come soluzione giusta e definitiva a questa cartella, pur rappresentando la via necessaria per la riduzione delle tendenze secessionisti ed estremisti esistenti nella regione del Sahel.
 
Questa via è così importante per consolidare la sicurezza e la stabilità nella regione del Sahara e del Sahel nell'insieme.
 
Emilio Rached e Julio Martinez hanno ribadito per la loro parte, la posizione dell'argentina riguardo all'affare del Sahara ed il loro sostegno alla soluzione politica negoziata e mutualmente accettata nel quadro delle Nazioni Unite.
 
Hanno partecipato a questa intervista, il segretario generale del Consiglio, dott. Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin e Moulay Ahmed Mghizlat, membro del Consiglio.

il presidente del corcas ha avuto colloqui con parlamentri argentini
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
 www.corcas.com
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www.sahara-online.net
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Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
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martedì 12 marzo 2013

Saadani Maalainine presenta a Ginevra lo sviluppo della situazione delle donne e dell'infanzia nella regione sud





Saadani Maalainine presenta a Ginevra lo sviluppo della situazione delle donne e dell'infanzia nella regione sud
 11/03/2013

Saadani Maalainine membro del Corcas, ha partecipato alla conferenza organizzata dall'organizzazione per la comunicazione in Africa e della promozione della cooperazione economica internazionale (OCAPROCE internazionale), venerdì 8 marzo 2013, a Ginevra.

Questa conferenza che ha avuto luogo in margine della seconda sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo, aveva per tema "i diritti dei bambini nella società dell'informazione in Africa".

Molti esperti e responsabili dell'ONU hanno partecipato a questa conferenza, in particolare dott. Krishna Ahooja Patel, specializzata internazionale, che rappresenta la lega internazionale delle donne per la pace e la libertà (WILPF), Princesse Micheline Makou Djouma, presidente e rappresentante dell'OCAPROCE internazionale presso l'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, New York e Vienna, come pure altri esperti e rappresentanti.

I partecipanti hanno messo in evidenza l'importanza che costituisce attualmente la società dell'informazione nella lotta contro la marginalizzazione e la precarietà dei bambini, delle donne e più generalmente la famiglia.

Da parte sua Saadani Maalainine ha evocato, in occasione del suo intervento, la situazione nei campi di Tindouf mettendo l'accento sulle sofferenze delle donne che sono confrontate alla precarietà al quotidiano per il fatto stesso delle condizioni in quali esse vivono a sapere l'esilio, l'assenza di libertà di spostamento e delle condizioni minime della vita.

La rappresentante del Corcas non ha trascurato di fare un parallelo con la situazione delle donne e dei bambini nella regione del Sahara al sud del Marocco dove le riforme hanno permesso un'evoluzione significativa delle condizioni di vita delle donne e delle famiglie, pur portando una progressione dei diritti legali e delle uguaglianze tra gli uomini e le donne e pertanto, un miglioramento delle condizioni di vita della famiglia e dei bambini.

Questo miglioramento delle condizioni di vita è concretato dalla riforma del codice della famiglia ed i programmi che contribuiscono a lottare contro l'insuccesso scolastico ed al sostegno dei figli scolarizzati delle famiglie in situazione d'indigenza.

http://youtu.be/LmhashIlBWg

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giovedì 15 novembre 2012

Sahara: La Francia ribadisce il suo appoggio al piano d'autonomia marocchino

Sahara: La Francia ribadisce il suo appoggio al piano d'autonomia marocchino







15/11/2012



La Francia ha ribadito, mercoledì il suo appoggio sul piano d'autonomia marocchino, ''la base seria e credibile'' di una soluzione negoziata alla questione del Sahara, in occasione di una visita a Parigi dell'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite per il Sahara, Christopher Ross.



''La Francia sostiene il piano d'autonomia marocchino presentato nel 2007 e considera che costituisce la base seria e credibile di una soluzione negoziata'',ha dichiarato il portavoce della Marciapiede di Orsay, Philippe Lalliot, in occasione di contatti con la stampa.



Questa dichiarazione è stata fatta nel momento in cui il sig. Ross doveva essere ricevuto da alti funzionari del ministero francese degli affari esteri ''per evocare le difficoltà alle quali si urta attualmente''.



La Francia ''ricorda il suo sostegno alla ricerca di una soluzione politica giusta, duratura e reciprocamente autorizzata, sotto l'egida delle Nazioni Unite e conformemente alle risoluzioni del consiglio di sicurezza'' e ''sostiene gli sforzi dell'inviato personale per proseguire i negoziati'', ha sottolineato il portavoce.



Prima di Parigi, il sig. Ross si era recato a Madrid al termine del suo round nella regione, iniziata il 27 ottobre scorso in Marocco, nel quadro degli sforzi fatti per rilanciare il processo politico che mira a trovare una soluzione politica definitiva e consensuale alla vertenza regionale attorno al Sahara.










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lunedì 5 novembre 2012

Il Presidente del Corcas ha avuto un colloquio con il Presidente del Parlamento del gruppo dei paesi andini

Il Presidente del Corcas ha avuto un colloquio con il Presidente del Parlamento del gruppo dei paesi andini


Khalihenna Ould Errachid presidente del consiglio reale consultivo degli affari sahariani, ha ricevuto, lunedì, alla sede del Consiglio, il Presidente del Parlamento del gruppo dei paesi andini e l'importante delegazione che lo accompagna e che si compone dei rappresentanti dei Parlamenti dell'equador, la Bolivia, il Perù e la Colombia.

Durante questa intervista tra il sig. Ould Errachid e Hector Heli Rojas, Presidente del Parlamento del gruppo andino, come pure la delegazione che lo accompagna, sono stati evocati gli ultimi sviluppi che conosce la cartella del Sahara, dopo la ripresa dei negoziati, in previsione di una soluzione politica giusta e definitiva, sulla base della proposta marocchina che assegna l'autonomia alla regione del Sahara.
 Il Sig. Ould Errachid ha esposto dinanzi ai suoi ospiti la cronistoria del conflitto artificiale sul Sahara Marocchino, il processo di liberazione che ha avuto luogo in molte tappe, come ha presentato in occasione della sua relazione, il contenuto del progetto d'autonomia, al quale il Corcas ha contribuito alla redazione come rappresentante delle varie tribù sahrawi.
 Ha in particolare presentato le ampie competenze che questo progetto accorda agli abitanti della regione del Sahara nella gestione dei loro affari locali ai piani politici, economici, sociali e culturali.
 La delegazione parlamentare dell'America latina effettua una visita ufficiale al Marocco, tra il 4 e il 7 novembre corrente.
Si compone di: Hildebrando Tapia Samaniego il vicepresidente del Parlamento andino per il Perù, Gorge Choquetarqui, il vicepresidente del Parlamento andino per la Bolivia, William Velez Mesa, il vicepresidente del Parlamento andino per la Colombia, Ruben Dario Velez Nunez, il segretario generale del Parlamento andino, Victor Hernando Alvarado, Consigliere, Carlos Augusto Chacon, consigliere del Presidente e Pedro Miguel Gonzalez, consigliare.
 Questo gruppo molto importante nella regione dell'America latina, comprende oltre l'equador, la Bolivia, il Perù e la Colombia, il Cile che è un membro osservatore.
 Hanno partecipato all'intervista, il segretario generale del Consiglio, dott. Maouelainin Ben Khalihanna Maoulainin, e Ahmed Mghizlat, membro del Consiglio.

In allegato il testo di un manifesto a favore dell'approfondimento delle relazioni tra i paesi andini ed il regno del Marocco, rimessi dal Presidente del Parlamento andino al Presidente del Corcas .

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mercoledì 10 ottobre 2012

Numerosi istanti a New York per ribadire il loro sostegno all'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara

Numerosi istanti a New York per ribadire il loro sostegno all'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara

10/10/2012





Istanti di tutte le regioni del mondo si sono dati appuntamenti da partire da questo martedì a New York per ribadire, dinanzi alla quarta commissione dell'ONU, la loro '‘fermo sostegno’’ all'iniziativa marocchina d'autonomia per il Sahara e perorare il diritto al ritorno alla madre patria dei Sahraoui sequestrati nei campi del Polisario.









Fra gli istanti che si sono succeduti martedì dinanzi alla commissione, si noteranno eletti e rappresentanti della società civile che hanno parlato del loro quotidiano nelle province del sud e della ragione per la quale ‘’hanno sempre sostenuto la marocanità del Sahara come continueranno a farlo’’.



Hanno anche evocato dinanzi agli Stati membri, in occasione di questo dibattito che continuerà fino a venerdì, i vari aspetti della questione, che si tratti della storia, della cultura, dello sviluppo e del presente siccome futuro di questa regione.



Fra i partecipanti, anche, di ex alti funzionari dell'ONU versati nell'argomento, degli universitari ed esperti, come pure le ONG internazionali che condivideremo le loro analisi sulla questione e dimostreremo dinanzi ai membri della 4a Commissione dell'ONU, la pertinenza dell'iniziativa marocchina sul Sahara qualificata “di seria e credibile„ dal consiglio di sicurezza dell'ONU e della fondatezza della marocanità del Sahara.

 
L'anno scorso, dinanzi alla stessa commissione, di numerosi partecipanti aveva deplorato ‘’la mancanza di volontà politica’’ pubblicata da alcune parti in attesa di risolvere questo conflitto che ha ostacolato il futuro dei popoli del Magreb e la loro ‘’ostruzione a qualsiasi processo di censimento nei campi’’, tuttavia un obbligo giuridico nei confronti del diritto internazionale.



Nella sua ultima risoluzione sul Sahara, nell'aprile scorso, il consiglio di sicurezza dell'ONU aveva nuovamente richiesto il censimento di queste popolazioni. Una chiamata fino là ha restato senza seguito!



Quest'anno, i lavori della quarta commissione si tengono in un contesto particolare segnato da una congiuntura regionale delle più inquietanti a causa dell'instabilità che prevale nella banda Sahelo-sahariana e che costituisce una minaccia seria per la sicurezza in particolare dei paesi del Magreb ed oltre. ‘’Implosione di uno Stato nella vicinanza’’



‘’Non è mai necessario avere l'implosione di uno Stato nella vicinanza„, ha sottolineato alla MAP Geoff Porter, specialista americano della Nordafrica in riferimento agli eventi in Mali, dove 50 pc del territorio è alle mani di gruppi armati. Per ciò gli costituisce ‘’un cattivo segnale’’ per la regione.



Infatti, le conseguenze destabilizzarici non riguardano soltanto il nord del Mali - una zona interessata dalla ribellione ed il terrorismo - ma tutta la regione, ritiene osservatori occidentali all'ONU, che ricordano a questo proposito il caso ‘’dell'infiltrazione del Polisario per Al Qaeda nel Maghreb islamico’’(AQMI), in allusione alla recente eliminazione di tre umanitari occidentali nei campi del Polisario.



Il settimanale ‘’Jeune Afrique’’ da sembrare questa settimana ha rilevato, da parte sua che la direzione del Polisario ‘’sembra avere perso ogni controllo sulla sua base’’.



Secondo un documento di sintesi dei servizi informazioni europei e magrebini sulla situazione al Sahara, citato dal settimanale, il dominio di gruppi islamisti sul nord del Mali ‘’ha creato una presa di aria ardua nella quale si inghiottono ogni giorno, da oltre sei mesi, delle centinaia di giovani reclutati’’ in particolare in provenienza dai campi del Polisario.



Mentre ‘’i rischi sono enormi’’, i partigiani di ‘’lascia -fare, disattenzioni’’ espongono i sotto-regioni ‘’ad un consolidamento delle basi delle organizzazioni terroristiche’’ che fanno florès ed il cui spettro si estende al di là della sotto-regioni, sottolineava recentemente alla MAP, un diplomatico occidentale all'ONU.



Di fronte a questa situazione inquietante, molte voci chiamano al pragmatismo, ritenendo che una soluzione negoziata basata sul realismo e lo spirito di compromesso alla questione del Sahara marocchino riveste un carattere prioritario nel nuovo ordine regionale nel Magreb, segnato da cambiamenti profondi e sotto la minaccia della nebulosa terroristica.



In questa prospettiva, l'iniziativa marocchina d'autonomia resta la soluzione più realistica a questo conflitto artificiale, ha sottolineato i partecipanti dinanzi alla quarta commissione.



Nel dicembre scorso, l'assemblea generale dell'ONU aveva approvato un progetto di risoluzione che ribadisce l'appoggio delle Nazioni Unite al processo di negoziati sul Sahara. In questa risoluzione adottata per consenso, l'assemblea generale aveva anche preso ‘’nota degli sforzi acconsentiti e degli sviluppi dal 2006’’, in riferimento, di nuovo, all'iniziativa marocchina di un'autonomia per la regione del Sahara.










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lunedì 8 ottobre 2012

Quattro membri della tribù Rguibat-lbihat decidono, dopo la loro visita a Smara, di tornare nei campi Tindouf

Quattro membri della tribù Rguibat-Lbihat, fra i beneficiari dell'operazione di scambio di visite familiari, hanno deciso di installarsi definitivamente nella madre patria e di non tornare nei campi Tindouf.


Si tratta della signora Guebboula Attaki Bent Mohamed (43 anni), sua figlia Fatima El Ghali Bent Mohamed Salem Khatri (24 anni), Said Ould Mohamed Lamine Ould Mohamed Ould Al-mokhtar (23 anni) ed suo fratello Al-Mehdi (20 anni).
Erano arrivati a Smara il 19 settembre scorso, nel quadro del 17esimo viaggio dell'operazione di scambio di visite sorvegliata dall'alto commissariato ai profughi tra le province del sud ed i campi di Tindouf, nel sud algerino.

Operazione di scambio delle visite familiari e ritrovamento dei sahrawi con i loro parenti
In un'intervista con la MAP, Mohamed Salem ha espresso la sua gioia del suo ritrovamento con la famiglia a Smara ed il suo ''grande sollievo'' per avere posto fine al clavario subito per oltre tre decenni, che sottolineano avere preso questa decisione dopo avere constatato di visu l'aumento notevole che ha conosciuto la città di Smara ed il clima di sicurezza e di stabilità che regna nella madre patria.
''Tutti i Marocchini sahrawi sequestrati nei campi di Tindouf nutriscono la stessa speranza di tornare alla madre patria e fuggire le condizioni di vita crudeli, i cattivi trattamenti e l'insicurezza che vi prevalgono'', ha affidato il sig. Salem, uno dei dignitari delle tribù di Smara.
''La direzione del Polisario évertue da mantenere questo stato di dispersione familiare e di separazione tra i genitori ed i loro bambini'', si ha detto, che comunica che i suoi bambini che dovevano beneficiare di questa operazione di scambio di visite familiari sono stati convocati per condurre missioni militari negli accampamenti ''del Polisario'' per impedirgli di tornare alla loro madre patria.
Ha anche raccontato come la sua coniuge è stato rapito nel 1979 a Madchar Errbib e condotta verso Tindouf, come numerose altre persone, sotto la minaccia di liquidazione di tutti i membri della sua famiglia.
Da parte sua il sig. Mohamed Saleh Ould Sid Al-alem El Idrissi si è rallegrato delle notizie del ritorno dei suoi cugini, Said e Lmehdi, qualificandolo di ''nuova nascita''.
Le condizioni di vita nei campi sono ''indescrivibili tanto sono grandi le sofferenze psicologiche ed umane e le privazioni dei diritti dell'uomo più elementari che sopportano le popolazioni'', ha deplorato, sottolineando che i dirigenti del Polisario sfruttano queste sofferenze per fare durare il conflitto del Sahara ed arricchirsi deviando gli aiuti umanitari destinati ai sequestrati.

Esodo massiccio dei Saharawi marocchini dagli accampamenti di Tinduf verso la madrepatria

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giovedì 4 ottobre 2012

Una rivista africana dedica un posto importante nelle sue due edizioni all'autonomia ed al ruolo del Corcas nella cartella del Sahara

Una rivista africana dedica un posto importante nelle sue due edizioni all'autonomia ed al ruolo del Corcas nella cartella del Sahara

03/10/2012





African Caucus: la soluzione si trova nel processo di devoluzione raccomandato dal Corcas



''L'African Caucus'', rivista ''del centro indipendente della ricerca e dell'iniziativa per il dialogo'' (Cirid), ha dedicato alla questione del Sahara, un posto importante nelle sue due edizioni dell'il 19 e il 25 settembre.









Un editoriale, un articolo sul ruolo del Consiglio reale consultivo degli affari sahariani (Corcas) ed un'intervista con il sig. Ahmed Mghizlat, membro del Corcas, hanno permesso alla rivista del Cirid di analizzare l'importanza della ricerca di una soluzione politica negoziata, fondata sull'iniziativa marocchina per l'autonomia al Sahara e la sua attualità per la sicurezza e la stabilità in Africa.









Moulay Ahmed Mghizlat all'ora dell'intervista a Ginevra



In un editoriale intitolato ''perché no? '', il responsabile di questa pubblicazione, il sig. Deo Hakizimana, scritto: ''da quando ci siamo interessati ai dibattiti in corre sullo statuto d'autonomia di Sahara Occidentale, la questione ha mantenuto la sua pertinenza e la sua conflittualita nell'ordine del giorno politico africano attuale''.



L'autore dell'editoriale ritiene che ci siano due ragione per l'attualità della questione, una è storica, riguarda il fatto che il conflitto ''non sembra avere subito l'usura del tempo e resta un'attualità viva''.



La seconda riguarda la situazione regionale e riguarda il fatto che ''il futuro della regione sembra anche essere tuffato e nel vicolo cieco''.



A questo riguardo la rivista ritiene che per la regione ''la rinascita di una logica marziale, in una zona che si trova sotto alta tensione terroristica, sarebbe un incubo, anche per l'Europa mediterranea''.



Per superare questa situazione, ma anche riportare il Marocco “alla famiglia del OUA Unione africana'', che ''ha bisogno di trovare uno dei suoi. E non dei inferiori'', la rivista del Cirid ritiene che occorra sapere ''parlarne. Dialogare. Meditare. Trovare compromessi realistici e realizzabili''



E a questo proposito, ''il dialogo-possibile sulla questione dello statuto d'autonomia messo sulla tavola dal Marocco merita che vi si presta attenzione'', conclude l'editoriale.



Ciò riporta il dibattito sul ruolo che gioca e continua a giocare Corcas in questa cartella del Sahara.



Ricordando le condizioni e la data di fondazione del Corcas, con sua maestà il Re Mohammed VI, la rivista del Cirid segnala che il Consiglio ha per carico ''di sostenere la validità di una terza via per il Sahara Occidentale: quella dell'autonomia'', così come lo ha proposto il Marocco.



Oltre alle missioni di assistere sadomaso il re per la difesa dell'integrità territoriale e l'unità del regno, la promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale delle province sahrawi e la preservazione della loro identità culturale, ''African Caucus'' conclude che ''la soluzione al più vecchio conflitto territoriale dell'Africa si trova forse al termine del processo di devoluzione raccomandato dai membri del Corcas''.



Nell'intervista accordata, alla rivista del Cirid, il sig. Ahmed Mghizlat ritorna su queste missioni attribuite al Consiglio e considera che il piano d'autonomia sotto la sovranità marocchina è “una soluzione di compromesso che prevede competenze ampie per i Sahrawi, in particolare nel dominio dell'istruzione o della sanità''.



Il Sig. Mghizlat ritiene che per i Sahrawi loro anche ''la secessione sahrawi sia un miraggio; la costituzione di uno Stato in questa regione non sarebbe né realizzabile, né sostenibile. C'è soltanto il progetto d'autonomia che sia evidente e realizzabile''.



Il rappresentante del Corcas ricorda che ''è la prima volta che un paese Africano-o stesso arabo si propone di assegnare tale statuto d'autonomia.''



Ritiene che il Marocco ''dia prova di coraggio ed anche di prima-gardisme'', prima di ritenere che questo conflitto sia legato alla guerra fredda, in particolare quando ''alcuni paesi vicini al blocco dell'est, hanno strumentalizzato il conflitto allo scopo di privare il Marocco della sua frangia costiera che dà sull'Atlantico''.



Il Sig. Ahmed Mghizlat rappresenta il Corcas nell'ambito della delegazione del Marocco alla sessione del Consiglio dell'ONU dei diritti dell'uomo a Ginevra e pertanto partecipa ai lavori dell'esame periodico universale della situazione dei diritti dell'uomo.



A questo proposito, interrogato sul passo marocchino in materia, segnala che ''l'approccio partecipe è stato quella del Marocco e del Corcas dal 2006'', in materia dei diritti dell'uomo.



Il centro indipendente da ricerca e di iniziative per il dialogo è un'istituzione africana ed internazionale che beneficia di uno statuto consultivo Ecosoc, presso le istanze delle Nazioni Unite a Ginevra.













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